Un'altra tappa importante per il progetto Digital Smart Fluidics: specialisti del settore, medici e operatori sanitari si sono riuniti presso l’Università di Pavia per conoscere e testare il funzionamento dei primi prototipi dei nostri dispositivi. Le dimostrazioni hanno riguardato due dei quattro ambiti di studio su cui siamo concentrati: la degenza in reparto e la nutrizione artificiale.
In un ambiente di utilizzo appositamente predisposto e analogo a quello ospedaliero, abbiamo dato al personale medico e sanitario la possibilità di simulare la somministrazione e il monitoraggio della “flebo intelligente”, il nostro innovativo dispositivo di infusione per la somministrazione di soluzioni per via endovenosa, estremamente preciso e controllabile da remoto tramite smartphone. Il sistema, che oggi si presenta in una sua versione più avanzata, oltre a consentire una maggiore accuratezza del flusso, rende l’infusione per gravità indipendente dal battente idrostatico e dalle variazioni di pressione dell’accesso vascolare, fornendo in molti casi una valida alternativa all’uso di pompe volumetriche, più pesanti e complesse. Grazie alla semplicità di utilizzo e alla trasmissione dei dati, la “flebo intelligente” può essere utilizzata anche in contesto domiciliare, rispondendo alla sempre più marcata esigenza di spostare alcune cure nel comfort di casa del paziente.
La seconda dimostrazione ha riguardato invece il primo prototipo per l’infusione enterale di sostanze nutritive. La peculiarità di questo dispositivo risiede nella miniaturizzazione e nell’intelligenza che lo rende portabile, silenzioso e controllabile da remoto per un monitoraggio continuo in compliance con la terapia del paziente.
Grazie all’ascolto delle esperienze dirette a durante questo proficuo confronto, possiamo indirizzare lo sviluppo tecnologico delle interfacce e dei protocolli in ottica di aumento del valore della salute e del benessere dei pazienti.